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Tradizioni di Natale in Europa

Una festa importante nel vecchio continente! Ci sono molte tradizioni di Natale in Europa e ogni Paese ha le sue. Queste sono solo alcune usanze che vi faranno immergere nella magia di Natale…

Il fuoco scoppiettante, il rumore della neve che scricchiola, le campane, i mercatini di Natale, le risate, il profumo di vin brulé, pan di zenzero e abete... Il periodo migliore dell'anno!

Natale in Francia

La stagione natalizia inizia il 1° dicembre, quando i calendari dell'Avvento vengono regalati ai bambini per segnare il conto alla rovescia all'arrivo di 'Le Père Noël'. Ogni giorno apriranno una scatola per trovare piccoli giocattoli o cioccolatini. È anche il momento in cui postini, vigili del fuoco e spazzini bussano alle porte per offrire i loro calendari per il nuovo anno, sperando di ottenere una mancia di Natale.

I menu della vigilia variano a seconda della regione, ma molto spesso prevedono ostriche, cappone (un gallo appositamente ingrassato per essere mangiato) e castagne, “foie gras” innaffiato con del buon vino, seguito da un tronchetto al cioccolato e “papillotes”, cioccolatini avvolti in carta dorata e argentata che contengono uno scherzo, un indovinello o un petardo. La cena è seguita dalla messa di mezzanotte, poi i bambini aspettano che Babbo Natale consegni i doni, che verranno aperti la mattina di Natale. La tradizione vuole che gli si lasci un bicchiere di latte e dei biscotti per dargli la forza di continuare il suo giro intorno al mondo.

In Francia sotto le feste vengono allestite ghirlande di Natale decorate con nastri rossi, pigne e quattro candele per rappresentare le quattro domeniche prima di Natale. Anche i bambini iniziano a decorare l'albero di Natale con ghirlande di colori e luci. Come nel resto del mondo, si addobbano presepi e alberi di Natale nelle case, ma anche in alcuni luoghi pubblici. I presepi sono chiamati "crèches" e sono addobbati con statuine di creta dipinta chiamate "santons", che nascono in Provenza.

Anche l’agrifoglio adorna la maggior parte delle case a Natale. La storia racconta che, inseguiti dai soldati di Erode, Giuseppe, Maria e Gesù si rifugiarono dietro un cespuglio di agrifoglio. Quando i soldati si avvicinarono, l’agrifoglio aprì uno dei suoi rami per nasconderli, salvandoli da una morte certa. Per rendere grazie, Maria ha così benedetto l'agrifoglio, permettendogli di rimanere verde tutto l'anno.

Natale in Germania

L’albero di Natale fa parte della tradizione più comune in Germania. Molti padri partono con i loro figli per tagliare il proprio albero di Natale - in origine nella foresta, oggi per lo più in particolari aree dedicate alla coltivazione di alberi di Natale - o semplicemente lo acquistano nel negozio dietro l'angolo.

Nei tempi antichi, la gente decorava l'albero con vere candele di cera, con frutta e dolci, ma oggi si utilizzano soprattutto le luminarie elettriche, oltre a palline colorate ed orpelli. La sera del 24 dicembre, la Notte Santa, è il momento in cui in Germania si festeggia il Natale. Babbo Natale arriva e porta i regali - ma non è detto che riceviate il vostro presente, bisogna guadagnarselo! Siate quindi pronti a recitare una poesia di Natale o a cantare una canzone natalizia dedicata a Weihnachtsmann (Babbo Natale).

Potrebbe sembrare troppo presto per festeggiare il Natale. Beh, effettivamente è così, ma questa è la tradizione in Germania. Questo perché i tedeschi non possono aspettare a lungo! In questo modo possono giocare con i loro regali fin da subito, così da divertirsi con essi durante le vacanze di Natale.

Natale in Belgio

Grazie all’influenza francese e olandese, il Belgio è unico nel modo di celebrare le festività di Natale, poiché abbraccia le tradizioni di entrambe le zone. Il popolo belga ha il privilegio di celebrare due principali festività durante il periodo natalizio - la festa di San Nicola e il Natale.

San Nicola (Sinterklaas) rende visita due volte all'anno; una il 4 dicembre, per controllare il comportamento dei bambini, e una il 6 dicembre, per consegnare i doni ai bambini buoni. In preparazione al giorno di San Nicola, i bambini belgi lasciano le loro scarpe o un paio di stivali sulla porta di casa o davanti al caminetto insieme ad un piccolo rinfresco per San Nicola, il suo cavallo bianco e il suo aiutante, Black Peter.

La Vigilia di Natale (Kerstavond) è tradizionalmente festeggiata più del giorno stesso di Natale; in questo giorno, le famiglie e gli amici intimi di solito festeggiano condividendo un abbondante pasto. In genere il pranzo del Kerstavond è composto da un drink e da stuzzichini come crocchette, “speculoos” (biscotti di pasta frolla), pesce e frutti di mare come antipasto, un piatto principale di tacchino o carni simili e si conclude con biscotti alla cannella oppure con il Kerststronk (un dolce di cioccolato che assomiglia ad un tronco di legno, composto da strati di pan di spagna e crema e ricoperto di glassa al cioccolato). 

Natale nei Paesi Bassi

Le celebrazioni natalizie nei Paesi Bassi non differiscono molto da quelle dei loro vicini del sud. Si inizia la vigilia di Natale e si termina con la pancia piena il giorno di Santo Stefano. In genere, gli olandesi stuzzicano l’appetito con "gourmetten", per cui cucinano piccoli pezzi di carne, pesce, patate e verdure su una "plancha", una griglia in pietra posta nel centro della tavola. Questa tradizione è seguita da una partita a un gioco da tavolo, a cui l'intera famiglia partecipa. Il giorno di Natale, il Re tiene un tradizionale kersttoespraak (discorso di Natale) rivolto al Paese, e le persone si inviano un messaggio di Natale con i migliori auguri per l’anno nuovo. 

Natale in Italia

Al giorno d'oggi, quando si parla delle feste di fine anno in Italia, si intende il periodo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio e che comprende la vigilia di Natale, il giorno di Natale, "Santo Stefano" (il 26), Capodanno e infine la "Befana" il 6 gennaio.

La vigilia di Natale, il giorno di Natale e la festa di Santo Stefano si passano con tutta la famiglia e non si finisce mai di mangiare. Il menu può variare a seconda delle regioni, ma una cosa che rimane costante è lo squisito dessert: panettone e pandoro. Il panettone, di origine lombarda, è una torta a forma di cupola con uvetta e canditi. Il pandoro è originario della zona di Verona e viene rigorosamente servito cosparso di zucchero a velo.

Ma non è tutto! Una tavola italiana non è completa senza il "torrone" (un dolce preparato con uova, miele, zucchero e ripieno di mandorle e pistacchi), oltre a frutta secca e mandarini, che possono tornare molto utili in seguito. Dopo l’interminabile pasto, è infatti consuetudine giocare alla "Tombola". Le cartelle vanno distribuite, i numeri sono estratti dall’apposito sacchetto, vengono scelti i premi (caramelle, cioccolatini o anche monete) e si comincia a giocare. Ecco dove i mandarini entrano in gioco! Per ogni numero vincente, la cartella viene contrassegnata da una buccia e il vincitore grida "Tombolaaaa!".

I regali vengono consegnati da Babbo Natale alla vigilia di Natale e dalla Befana nella notte dell'Epifania. Rappresentata come un’anziana signora con le fattezze di una strega che viaggia su una scopa volante, la Befana porta i dolci nelle calze dei bambini buoni, e un pezzo di carbone in quelle dei bambini cattivi. 

Natale in Gran Bretagna e Irlanda

Il giorno di Natale, esattamente alle 15, molti inglesi si riuniscono intorno alla televisione per guardare la Regina che tiene il suo discorso di Natale alla nazione. Questa tradizione è iniziata nel 1932 con George V, nonno dell'attuale monarca, che tenne un discorso alla radio. Il discorso di Natale è sempre stato tenuto alle 3 del pomeriggio, e dato che viene trasmesso ai vari paesi del Commonwealth, tra cui Australia, Canada, India, Kenya e Sud Africa, si è deciso che questo è l’orario migliore per poterlo trasmettere a tutti i paesi dell'impero.

In Irlanda la tradizione vuole che si lasci una candela alla finestra della propria casa durante la vigilia di Natale. L’usanza prevede che ad accenderla sia il membro più giovane della famiglia. La candela simboleggia la volontà di accogliere Maria e Giuseppe mentre viaggiano in cerca di riparo. La leggenda vuole che la candela rimanesse accesa fino a quando non venisse spenta da qualcuno chiamato Maria!

Gli scozzesi spesso chiamano il Natale 'Yule' dal norreno 'jól', una celebrazione pagana che si teneva durante l’inverno. La Scozia non possiede un’antica tradizione natalizia visto che, per lungo tempo, il Natale non fu ritenuto una grande festa, così come decretato dalla Chiesa presbiteriana di Scozia. In realtà, il giorno di Natale non diventò una festa pubblica fino al 1958! In Scozia, Hogmanay (Capodanno) resta comunque l’evento principale dell'anno civile.